Ogni 1000 bambini nati si registrano 4 morti in Sicilia, 3,5 in Lombardia e 2,9 in Toscana
Rimane ancora alto in Italia il numero di bambini morti prima di nascere o entro la prima settimana di vita. I primi risultati del progetto SPItOSS, che si è concluso dopo tre anni di lavoro e ha coinvolto tre regioni italiane, mostrano che ogni 1000 bambini nati si registrano 4 morti in Sicilia, 3,5 in Lombardia e 2,9 in Toscana. Rispetto alla mortalità materna - si legge sul sito dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss) - si tratta di un evento di gran lunga più frequente: 1800 morti perinatali contro 40 morti materne per anno.
Gli esperti che hanno eseguito le indagini confidenziali a livello regionale e nazionale hanno anche valutato la evitabilità dei decessi: che è risultata pari a zero in Toscana, 11% in Lombardia e 38% in Sicilia. In quest'ultima regione sono state evidenziate più frequentemente criticità sia nella qualità che nell'organizzazione dell'assistenza ostetrica e neonatale. L'appropriatezza della gestione di diabete e ipertensione in gravidanza e dello screening dei difetti di accrescimento fetale insieme alle indicazioni all'induzione del travaglio e al taglio cesareo sono tra le principali criticità di pertinenza ostetrica. La qualità dell'assistenza rianimatoria neonatale, ma anche la mancata sorveglianza dei neonati ricoverati in regime di rooming-in e la mancata informazione delle madri ricoverate circa i segnali di allarme per i quali occorre chiedere assistenza per il neonato sono alcune delle criticità segnalate in ambito neonatale.
I dati raccolti collocano l'Italia in linea con Paesi come la Francia e il Regno Unito, che hanno sistemi socio-sanitari analoghi al nostro ed evidenziano una variabilità per area geografica che penalizza il Sud del Paese. Il Progetto pilota di sorveglianza della mortalità perinatale è stato coordinato dall'Iss e finanziato dal Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM) del Ministero della salute.
Gianni Rezza: "Il piano pandemico aggiornato c'è, ma va approvato e ben finanziato". Il punto sulla trasmissione da uomo a uomo
"Le misure mirate al contrasto delle liste d'attesa contenute nelle proposte di legge all'esame della Camera rischiano di essere insufficienti"
L’impegno della Società Italiana di Neonatologia per la più ampia diffusione in tutti i punti nascita italiani di questa cura essenziale in particolare per i neonati prematuri
Nocco, presidente AIIC, “Tutto il Paese e tutta la sanità con i suoi infiniti snodi, si attendono dalle soluzioni e dalle innovazioni tecnologiche un contributo effettivo in termini di miglioramento dei servizi, di qualità organizzativa, di ridimensi
"Le misure mirate al contrasto delle liste d'attesa contenute nelle proposte di legge all'esame della Camera rischiano di essere insufficienti"
Circa 45mila i pazienti in cura in Italia
Sia in valore pro capite che in percentuale del Pil
“Proposte condivise da un’ampia rappresentanza di stakeholder che presentiamo alle istituzioni e alla politica per migliorare e efficientare il sistema”
Pubblicate sull’European Journal of Cancer le raccomandazioni stilate da esperti provenienti da 5 continenti e da società scientifiche internazionali
La MIP-C si può sviluppare anche in chi ha avuto il virus lieve
Radiologi e clinici del Policlinico Gemelli hanno ideato un metodo per 'taggare' con una piccola spirale metallica (microcoil) queste lesioni
Di natura infiammatoria cronica e progressiva, è provocata da un “corto circuito” del sistema immunitario. Interessa l’esofago causandone il restringimento. La sua principale conseguenza è che diventa difficile, a volte impossibile, la deglutizione
Commenti